Traduzione - Investimento vs Costo

Ogni anno miliardi di euro sono investiti dalle grandi società nel marketing e nella comunicazione. Ci sono un’infinità di aspetti che vanno curati. Uno fra molti, è la brand reputation.  Tale strategia identifica appunto la reputazione o percezione riferita al nome di un prodotto, società o marchio, ossia, come il nome di un prodotto o di un marchio è percepito e quanto è apprezzato dal pubblico.

Si sbaglia chi pensa che tali investimenti colossali siano fatti soltanto dai grandi gruppi internazionali. Anche le medie e piccole società hanno capito da tempo che l’immagine e la reputazione del loro prodotto o servizio è imprescindibile per scuotere successo e mantenerlo nel tempo.

Gli esperti in marketing e brand reputation sanno benissimo che ogni aspetto dell’immagine di un prodotto va curato nel minimo dettaglio, inclusi i loro testi, la loro comunicazione. E qui entra in scena la traduzione.

Ma aspettate, la storia non finisce qui, anzi. Con la rivoluzione digitale, praticamente tutti i segmenti della società sono coinvolti in questo enorme mercato virtuale. Ormai non se ne può fare a meno. Sempre di più è possibile conoscere, apprezzare e acquistare prodotti locali, dall’altissimo valore artigianale, addirittura quelli provenienti da zone in cui non abbiamo mai messo piede. E anche venderli, ovviamente. Dunque, anche i piccoli produttori non possono sfuggire all’importanza rivestita da una comunicazione efficace, oggigiorno non solo localmente, ma anche a livello internazionale. Ed eccoci qua ancora la nostra cara traduzione sotto i riflettori.

1.       Mettere a disposizione le informazioni nella lingua del lettore

Ma forse si potrebbe pensare che aver il proprio sito in inglese potrebbe bastare, dato che si tratta comunque della lingua internazionale. La realtà è tutt’altra. La ricerca “Can’t Read, Won’t Buy” svolta da Common Sense Advisory ha messo in risalto l’importanza rappresentata dai website multilingue per le B2C e B2B. Lo studio, inoltre, ha evidenziato che ben il 40% dei consumatori globali non acquisterà in altre lingue. Provate a pensare a cosa può significare una tale percentuale in scala mondiale!

 

2.       La qualità della traduzione come pilare della comunicazione e del marketing

Pensate, ad esempio, alla possibilità di un consumatore giapponese di acquistare un formaggio umbro o dei biscotti artigianali siciliani. Moltissimi siti e app offrono ai consumatori questa possibilità. Ma che immagine avrebbe questo potenziale cliente nel leggere una breve descrizione del vostro prodotto redatta malissimo, o addirittura svolta da uno strumento di traduzione automatica? Credete che non farà poi così una grande differenza?

Vedete un esempio:

Questi biscoti francesi allo burro et alla canella sono davero buonissimo, sapore mele decisa.

Che impressione o che immagine avreste del prodotto dietro a questa descrizione o addirittura del suo produttore?

E di esempi così ce ne sono a migliaia, in praticamente tutte le lingue.

 Perché, allora, molte società considerano la traduzione come un costo, cercando quindi di ridurlo al massimo, a discapito della qualità, piuttosto che vederla come un investimento?

Mistero. Non sono un esperto in ambito e non ho nemmeno la pretesa di discorrere su un argomento di tale complessità. Tuttavia, un testo ben redatto, una traduzione di qualità può avere un notevole impatto sul vostro pubblico target e sui vostri potenziali clienti. Una traduzione di qualità, tra gli altri elementi cardine, non deve suonare o apparire come una traduzione, bensì un testo scritto ex novo, come fosse stato redatto direttamente in quella lingua.

Il vostro traduttore vi ha fatto un preventivo che vi sembra proibitivo? Magari dovreste cambiare prospettiva e pensare piuttosto ai danni al vostro brand causati da una traduzione di scarsa qualità.

La traduzione è un importante investimento, oserei dire indispensabile. Quindi non andrebbe vista come un costo, bensì come un investimento. In definitiva, non è una buona idea l’attuale corsa al ribasso di questo pilare della comunicazione.