Come diventare traduttore freelance – consigli da un traduttore in erba

Hai finito gli studi e hai deciso di iniziare una carriera come traduttrice o traduttore freelance ma non sai da dove iniziare? Non preoccuparti, è perfettamente normale!

Purtroppo, le facoltà di traduzione delle università italiane sono poco orientate alla realtà lavorativa e spesso ci si ritrova a non sapere come avviare una determinata carriera dopo la laurea.

Io mi sono laureato a novembre 2021 e ho iniziato la mia carriera come traduttore freelance a gennaio 2022. Una cosa che avevo letto e sentito molte volte e che ho ora riscontrato sulla mia pelle è che per lavorare come traduttore o traduttrice freelance serve molto impegno e costanza. I primi mesi potrebbero essere un po’ duri, ma se non demordi riuscirai di sicuro nel tuo intento!

Il consiglio forse più importante che mi sia mai stato dato è di non esitare a chiedere. Non pensare agli altri traduttori e traduttrici come concorrenza, ma come colleghi e colleghe. La maggior parte è molto disponibile e disposta ad aiutare e consigliare chi è alle prime armi. La prima cosa che ho fatto quando ho deciso di diventare traduttore freelance è stata proprio quella di scrivere alcune e-mail a traduttrici esperte che conoscevo, le loro risposte mi sono state estremamente d’aiuto!

Altro elemento che per me è stato fondamentale è creare un profilo su LinkedIn, magari ancora prima di finire l’università. Vi scoprirai una grande comunità di traduttori e traduttrici dai cui post potrai imparare moltissimo. Tramite LinkedIn ho conosciuto colleghi e colleghe fantastiche, scoperto strumenti molto utili per il lavoro e anche incontrato alcuni clienti!

Non dimenticare, inoltre, che lavorare come freelance significa gestire una vera e propria attività. È quindi importante trattare il tuo lavoro come se fossi a capo di una piccola azienda, perché in fondo è così! Cerca quindi di organizzare al meglio i tuoi orari di lavoro, la tua casella e-mail e tutti gli aspetti della tua vita lavorativa.

Dulcis in fundo, la specializzazione. Ebbene sì, chi lavora nel campo delle traduzioni non traduce di tutto, di solito è meglio limitarsi a due o tre ambiti. Questo ti permetterà di presentarti come vero esperto o esperta agli occhi dei clienti e soprattutto di poterti concentrare sugli aspetti linguistici della traduzione e non perdere ore a cercare di capire di cosa sta parlando un testo.

Ma come si sceglie la propria specializzazione? Prima di tutto, non avere fretta, nonostante sia necessario specializzarsi, ciò non significa che tu lo debba fare subito. Può essere d’aiuto provare diversi ambiti per trovare quello che preferisci; alcuni traduttori e traduttrici addirittura cambiano specializzazione dopo anni di carriera!

Pensa alle competenze che hai già. Hai mai lavorato in un altro ambito? Hai particolari hobby o attività che pratichi da tempo? O magari c’è un campo particolare che ti ha sempre appassionato ma non hai mai avuto il tempo di approfondire? Tutti ottimi spunti da cui partire per trovare la tua specializzazione.

Prendiamo me ad esempio. Io ho lavorato nell’ambito del nuoto per anni prima di diventare traduttore; quindi, il nuoto è un’ottima specializzazione poiché posso dire di essere già esperto nell’ambito. Inoltre, mi è sempre interessato il mondo della medicina, per questo ho completato un master post-laurea in traduzione medica e farmaceutica.

La cosa più importante è individuare settori che ti possano piacere, poiché dovrai sempre imparare e aggiornarti.

Certo, tutto questo può sembrare molto complicato appena finita l’università, ma, tornando ai miei primi consigli, la comunità di traduttrici e traduttori è sempre pronta ad aiutarti, basta chiedere!

Dario Barbieri


Traduttore da inglese e tedesco in italiano specializzato in medicina, nutrizione e sport

(https://linktr.ee/dariobarbieri).